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23
giugno in poi

Viaggio in Italia. Cantando le nostre radici.

Una magica serata che vede la presentazione del CD-book Viaggio in Italia. Cantando le nostre radici.

A presentare il disco Timisoara PintoDaniele Sidonio e il produttore artistico Piero Fabrizi.
A seguire momenti musicali con una rappresentanza AdoRiza.

Sedici giovani artisti, con la partecipazione straordinaria di Tosca, insieme per un cd-book sulla memoria musicale del nostro Paese. Edito da Squilibri, l’album-progetto nasce dal ciclo di incontri sulla musica popolare tenuti da Tosca, Paolo Coletta e Felice Liperi nell’ambito del laboratorio di alta formazione della Regione Lazio “Officina delle Arti Pierpaolo Pasolini”. Produzione, arrangiamenti e direzione artistica di Piero Fabrizi.

Dalle Madonie, in Sicilia, fino a Pontebba, in Friuli, passando per la Maremma, il Molise arbereshe, Napoli, quella vera, e la Sardegna. Un itinerario artistico, fatto di note e memoria. Ventiquattro brani per far tappa in moltissimi luoghi del Bel Paese e raccogliere i colori, i profumi e le voci della nostra musica popolare. “Viaggio in Italia. Cantando le nostre radici” (Squilibri editore) è l’album-progetto di sedici giovani artisti, riuniti per l’occasione in un collettivo chiamato AdoRiza (in greco ‘ado’ vuol dire cantare, risuonare, celebrare; ‘riza’ la nostra radice, le nostre origini), con la partecipazione straordinaria di Tosca e con la produzione, gli arrangiamenti e la direzione artistica di Piero Fabrizi, chitarrista e compositore che ha collaborato con i piu’ grandi nomi della musica nazionale e internazionale, a partire da Fiorella Mannoia.

L’idea nasce dal ciclo di incontri sulla musica popolare tenuto proprio da Tosca e da Paolo Coletta e Felice Liperi con i giovani artisti della sezione “canzone” – biennio 2016/2017 – del laboratorio di alta formazione della Regione Lazio “Officina delle Arti Pierpaolo Pasolini“. Un lungo percorso di studio attraverso voci, memorie e melodie che ha permesso di recuperare riti familiari e feste popolari e che, nel lavoro di rilettura dei curatori, è diventato un concerto. Un’impostazione non da studiosi ma da osservatori attenti della tradizione italiana, che ha consentito ai giovani artisti di costruire connessioni fra passato e presente e di portare a nuova vita repertori e modalita’ di un passato dominato dalle voci di interpreti straordinarie come Giovanna Daffini o Caterina Bueno.